
Il restauro della cornice lignea del Seicento
Secondo F. Paternoster, si tratta dell’«unica opera sicuramente del ‘600 e di autentico stile barocco che si rinviene a Brienza». Era incastrata sull’altare centrale della Cappella della Madonna degli Angeli e formava un «ricco e pomposo ornamento alla immagine della Madonna con Bambino affrescata nel vuoto centrale».
«I ricami floreali si sviluppano pomposi in ampie volute, con ricco ricamo, con simmetria armoniosa, e foglie e frutti (pigne e pomi) e teste di angeli e una campanella centrale in alto completano la preziosa cornice che tuttora, dopo tre secoli, risplende della sua aurea tinta originale».
Rimossa dalla Cappella durante i lavori di restauro degli anni Novanta, ha subito notevoli mutilazioni a causa dei ripetuti spostamenti.
La datazione al Seicento della cornice sembra confermata dalla circostanza che la Cappella, in cui fu originariamente collocata, fu costruita nel 1609, come si apprende da uno scudo in pietra collocato sul portale d’ingresso che porta inciso lo stemma del paese e la dicitura IUS P. BURGENTIAE 1609.
Come si rileva da una fotografia del 1966, lo stato attuale della cornice non corrisponde a quello originario, giacché mutila del fregio superiore e di quelli laterali, che le conferivano pregio ancor maggiore.
Pur in tal modo violata, essa si mostra ancora nel suo splendore.
Necessitava a di urgente e improcrastinabile intervento di restauro, giacché in grave stato di degrado che ne minacciava il completo disfacimento.
Brienza 1799 si è fatta carico dello stesso, anche grazie al contributo dell'impresa "Brienza Restauri" e di altri soci e privati cittadini.